Lo sport, per chiunque lo pratichi e qualunque esso sia, è metafora di vita. Alcuni sportivi hanno saputo insegnarci a vivere, due di questi sono Ayrton Senna e Alessandro Zanardi. La motivazione è il motore di tutto. Sotto questo aspetto, ciascun limite è oltrepassabile. Che sia solo mancanza di autoefficacia, che sia creata dal preconcetto altrui o che sembri dovuta ad una condizione, ciascuno di noi è qui per abbattere una barriera. Grandi uomini lo fanno per sè, grandissimi uomini anche per gli altri.
“Se un uomo potrà avere lo stesso coraggio, la stessa determinazione, ma soprattutto la stessa fede che ha avuto Ayrton, allora potrà realizzarsi, mostrare il suo massimo potenziale e arrivare a brillare come ha brillato lui.”
Viviane Senna
“…so every time you are close to those limits: the excitement increases..and your heart goes quicker.. and your breath goes stronger…And when you touch this limits, something happens to you and suddenly you can go a little bit further. With your mind power, your determination, your instinct and your experience as well, you can fly very high.”
Ayrton Senna
Si inizia fin da piccoli ad abbattere limiti e barriere. Cos’altro fa un bambino che cerca di imparare le tabelline a scuola? Se è fortunato abbastanza, ringrazierà chiunque gli fornisca gli strumenti necessari a procurarsi “tabelline” durante tutto l’arco della sua vita. Chiunque gli faccia capire l’importanza del concetto di formazione permanente, chiunque gli stia dando modo di costruire la sua possibilità.
Questa filosofia si applica nella vita di tutti i giorni e richiede una dimostrazione tangibile di se stessa. Deve, cioè, esprimersi in un’attività che sia condivisibile, manifestabile, e dalla quale tragga forza per auto-motivarsi. Uno sport o una passione. Come il CICLISMO.
Perchè si pedala fino ai limiti di fatica? Difficile descriverlo con esattezza, ma esiste certamente una componente istintiva. Alcune persone si sentano, a conti fatti, incomplete senza delle appendici che gli permettano di andare oltre. Siano esse 2 ruote e un telaio, 4 ruote e un pianale, o un paio d’ali. Scegliendo fra ruote ed ali o pedali e motori, non rimane altra differenza se non la prospettiva da cui si osserva e il suono che ne deriva, e che la sensazione che si provi sia esattamente la stessa.
Oltretutto, passare la vita ad arrampicarsi in bici sulle cime può aiutare ad arrampicarsi sulle cime della vita. Ma se anche così non fosse, detto da un individuo che pratica ciclismo, rimane comunque piacevole arrivare lassù e, quando si è quaggiù, ripensarci guidati dal ricordo di dove si è stati.
I percorsi in salita, che di volta in volta proporrò in questa sezione, hanno costituito una barriera da oltrepassare ogni qualvolta li ho percorsi per la prima volta. Mi hanno insegnato che, per arrivare in cima, era necessario gestirmi, conservare un passo che potessi sostenere fino in fondo, non dare fondo tutte le mie energie. Sono state e continuano ad essere una efficace metafora della sostenibilità applicata al processo tecnologico, una metafora di vita! Ora che sono una conquista, rimarranno per sempre il ricordo di una prospettiva privilegiata alla quale ho avuto accesso grazie all’impegno e, dalla quale, ho potuto godermi la visione dello spettacolo offerto dalla natura e dalla vita che è insita in essa.